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Pesantezza, gonfiore, capillari visibili? Parliamo di vene varicose
Quando gambe pesanti, gonfie o attraversate da capillari evidenti diventano una condizione abituale, è possibile che si stia manifestando un problema di circolazione venosa. Le vene varicose non sono solo un inestetismo, ma un disturbo vascolare vero e proprio, che può influenzare la qualità della vita quotidiana: parliamo di dilatazioni anomale e visibili delle vene, spesso di colore bluastro o violaceo, localizzate soprattutto sugli arti inferiori.
Si tratta di un fenomeno causato da un malfunzionamento delle valvole venose, che ostacola il normale ritorno del sangue verso il cuore. Ma come si riconoscono e cosa può fare chi ne soffre?
Riconoscere le vene varicose
I segnali iniziali sono spesso sottovalutati: una sensazione di pesantezza alle gambe, crampi notturni ai polpacci o prurito localizzato possono rappresentare i primi campanelli d’allarme. A questi si aggiungono gonfiore, dolore lungo il corso delle vene e la comparsa di vene sporgenti sotto la pelle.
Col tempo, se non trattate, le vene varicose possono evolversi in condizioni più serie, come la comparsa di macchie brune nella parte inferiore delle gambe, eczema, indurimenti cutanei, fino a complicazioni come ulcerazioni, tromboflebite superficiale o sanguinamenti.
Per una diagnosi precisa, è fondamentale sottoporsi a una visita specialistica con ecocolordoppler, un esame non invasivo che, attraverso ultrasuoni, permette di valutare la forma e la funzionalità delle vene, nonché il flusso sanguigno al loro interno.
Cause
Le vene varicose sono l’espressione di una cattiva circolazione venosa, che può avere origine da molteplici fattori.
In primis, il già citato malfunzionamento delle valvole venose che impedisce al sangue di fluire correttamente verso il cuore, causando ristagno e dilatazione delle vene. Tra le cause più comuni si annoverano la sedentarietà o lo stare troppo tempo in piedi e l’eccesso di peso, condizioni che aumentano la pressione sulle vene delle gambe. Allo stesso modo, l’uso frequente di abiti troppo stretti e di scarpe con tacco alto può ostacolare la circolazione, così come il fumo, che danneggia le pareti dei vasi sanguigni.
Altri fattori sono di natura fisiologica, come la gravidanza, durante la quale l’aumento del volume sanguigno e i cambiamenti ormonali favoriscono la comparsa delle varici, oppure la stipsi cronica e l’ipertensione venosa, che possono contribuire all’insorgenza del problema.
Cosa fare?
Per prevenire o gestire le vene varicose è fondamentale adottare abitudini quotidiane che supportino la salute della circolazione.
L’attività fisica regolare è tra le strategie più efficaci: camminare, nuotare o praticare ginnastica dolce stimola la pompa muscolare e favorisce il ritorno venoso. Allo stesso tempo, è bene scegliere indumenti comodi, che non comprimano le gambe o il bacino, per evitare pressioni inutili sui vasi sanguigni.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: una dieta ricca di frutta, verdura e acidi grassi essenziali contribuisce a rafforzare le pareti venose. In alcuni casi, può essere utile integrarla con prodotti specifici contenenti flavonoidi, come la diosmina o l’oxerutina, noti per il loro effetto protettivo e antinfiammatorio sui vasi sanguigni.
Oltre alle calze a compressione graduata, che possono migliorare il flusso ematico e alleviare i sintomi più comuni, esistono trattamenti farmacologici e topici, oltre a opzioni chirurgiche o minimamente invasive per i casi più gravi, da valutare sempre con il supporto di un medico specialista.
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